Il 13 aprile, con una magnifica giornata di sole, si è chiusa la stagione invernale 2008- 2009.
Una stagione eccezionale caratterizzata dalle abbondanti nevicate (arrivate a dicembre con intenso freddo) e dalla nuova seggiovia . Un mix esplosivo di una potenza che nessuno, nemmeno i più ottimisti , aveva previsto e che ha rilanciato la povera Monesi nelle stazioni delle Alpi Marittime .
Sembra che siano stati venduti più di 22.000 giornalieri e tutti gli operatori economici , dal panettiere di Pieve , all’agriturismo di Mendatica, al baretto del Plateau , si sono detti soddisfatti.
La società pubblica Alpiliguri , servendosi di Monesi ,ha individuato una strada per il rilancio dell’Alta Valle Arroscia e Monesi e i suoi frequentatori hanno beneficiato della nuova struttura.
Il picco nivometrico della stagione è stato raggiunto al Plateau Redentore durante la nevicata del 1° aprile ( circa 2,40 mt) purtroppo di breve durata per il subitaneo rialzo delle temperature.Le frequenti nevicate (e l’abbondanza? ) hanno impedito la completa trasformazione della neve e ridotto notevolmente le potenzialità delle discese in fuoripista. Ho fatto solo due San Remo, una in neve fresca e una con la neve marcia.
La notevole quantità di neve rende comunque incomprensibile la decisione di chiudere gli impianti
.
Non c’è nessuna giustificazione se non una . Al Plateau avevano deciso di chiudere. Punto.
La società pubblica non ha potuto che adeguarsi e chiudere di conseguenza pur avendo dato la disponibilità a girare ancora per qualche weekend. Hanno messo in giro balle colossali. Che la gente è stufa di sciare, che vogliono andare al mare, che la neve è pericolosa e gli sciatori rischiano di farsi male ecc.ecc.
Le sciate in stagione avanzata sono per me le più belle. Dove alla discesa si riesce abbinare del facile scialpinismo, le temperature miti e le giornate più lunghe esaltano la natura del posto. Questa manifesta volontà del chiudere per chiudere, nell’anno della rinascita proprio non la mando giù. Hanno tolto i piattelli del Tre Pini per paura che a qualcuno venisse in mente la possibilità degli agganci volanti
! Le presenze nel giorno di Pasquetta mi sono apparse più che buone. Per quanto riguarda la condizione della neve è chiaro che si poteva in primis fissare un limite di orario ( Per es. ore 13). Poi bastava mettere in chiaro con un cartello a grossi caratteri VERDE : chiusa. BLU : chiusa ROSSA : aperta MURO finale :chiuso .Rientro su stradina fino a dove possibile.Perché impedire ad un adulto responsabile di fare le escursioni che vuole con gli sci , la tavola o le ciaspole usando la seggiovia?
A Prato Nevoso chiudono domenica 3 maggio. Neanche i gestori sanno come faranno ad arrivarci.
Ma ci provano. Pubblicizzano la notizia. E se proprio non sarà possibile amen.
Uno dei principali motivi per cui si auspicava una seggiovia era quello di PORTARE IN QUOTA le persone anche quando LA NEVE COMINCIA A SCARSEGGIARE . Ce lo ricordiamo quel Tre Pini ridotto ad una striscia e soprattutto la fatica ed il sudore dei ragazzi a tenerla aperta sotto il sole???
Per quanto riguarda la gestione della seggiovia e la cura delle piste affidate alla soc. pubblica approvate con lode.Complimenti a tutti.
Per quanto riguarda la gestione del Plateau mi sarei aspettato qualcosa di più non foss’altro per il fatto che quest’anno avevano 1 impianto ed 1 pista .
Vi racconto un episodio. A metà marzo per uno strano fenomeno termico sono apparse sulla pista del Plateau delle formazioni di ghiaccio grandi come palline da tennis Niente di difficile per un monesino doc ma un po’ fastidiose si .Ad un turista che si lamentava con leggero accento piemontese delle condizioni della pista l’addetto alle P.R. della Soc. Nuova Monesi rispondeva : se non le piace possiamo chiudere anche domani mattina. E se non è capace a sciare non stia a venire a Monesi . Alla faccia stupita dell’incauto turista sono scoppiato a ridire.
Auguro a tutti la speranza di poterci rivedere il prossimo inverno. Aldilà di tutti i faraonici progetti,
auspico modestamente la sistemazione estiva delle piste con la pulizia del fondo ed allargamento dove necessario, e un albergo . Non un albergo di lusso . Anche qualcosa di più semplice. Oltre a fare affari avrebbe permesso alla seggiovia di lavorare di più durante la settimana.Andiamo avanti con piccoli passi.