Recensione mia:
Ho letto Ultima corsa quest'estate, dopo averlo scovato nel mare infinito delle novità editoriali.
Mi colpì una prima volta a luglio per il suo fascino perverso di storia d'amore o di sesso, misteriosamente insinuato nella trama.
Un giorno di qualche settimana dopo averlo visto per la prima volta lo ripresi in mano in una libreria, lessi qua e là qualche riga e intuii la bellezza della prosa.
Lo presi.
Mi è piaciuto molto, per una serie di motivi:
Di norma i thriller prevedono un killer, spesso seriale, e un poliziotto - investigatore privato che gli dà la caccia. Altre volte al posto di un killer ci sono ladri assassini, oppure crudeli appartenenti a sette malefiche. Con ULTIMA CORSA, Siegel ci propone invece una intensa storia drammatica di perdizione dei sensi, totalmente al di fuori dei clichè del genere.
E lo fa con uno stile DAVVERO personale, un modo di raccontare ricco di brillanti osservazioni, un insieme colorato di sensazioni ed emozioni descritte come susseguirsi di attimi fermati da una telecamera.
Siegel è un nuovo autore che si presenta alla grande sul mercato mondiale: Pubblicitario di successo in America, qui alla sua seconda prova, proprietario di un evidente talento narrativo che gli permette di confezionare una storia, veloce eppur profonda, che tiene avvinti fino alla fine.
Mi è piaciuta molto la sua ricerca di profondità, l'analisi delle emozioni del protagonista, enfatizzate da una narrazione in prima persona non priva di sorprese.
La vicenda narrata è verosimile, e poi a me queste storie torbide di donne misteriose piacciono un sacco.
Un romanzo ed un autore che promuovo a pieni voti, dunque....spero davvero che presto arrivi ancora qualcosa di lui in Italia.
L'unico difetto che posso denunciare...non è colpa di Siegel: quei buzzurri della casa editrice preannunciano nella quarta di copertina un colpo di scena geniale, il migliore degli ultimi dieci anni.
Beh, non esiste.
Assolutamente non c'è.
Incredibile, ma vero. Questi per me non hanno letto neppure il libro, ma ripetuto un giudizio di un cazzone come loro che si è inventato una frase ad effetto.
Peccato, perchè qualcuno potrebbe finire il libro e dire..." allora?..."
Il finale non è entusiasmante, ma se tralasciamo l'attesa di un colpo di scena che non arriverà mai, esso non rovina di certo un ottimo romanzo d'evasione.
Tolti i BIG, uno dei migliori thriller dell'anno.
Voto 8,5
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Non vi è ricordo più lungo di un attimo intenso. (A.)
Amministratore di EmozionaliA...
parole che scaldano il Blu[Modificato da Bad Desire 31/12/2003 21.41]