DONNE PERICOLOSE - 2a parte del commento
Finisce con il commento agli ultimi sette racconti la mia recensione a questa raccolta.
Anche tra questi ce ne sono di molto buoni che confermano l'intuizione iniziale di Alberto, per gli amanti del genere è un volume che può essere letto con piacere, alcune chicche narrative al suo interno si trovano e si leggono tutte d'un fiato...
Giudizio complessivo dell'opera un
8 direi, i racconti mediocri sono compensati da alcuni davvero molto belli.
Thomas H.Cook – L'ultima offerta
Uno scrittore famoso, ancora in auge, i suoi romanzi che non conoscono lieto fine.
Racconta all'amico l'incontro con una femme fatal.
Lei, interamente vestita di nero, cappello a tesa larga, sigaretta in bocca e sorrisi che promettono guai.
La osserva all'entrata di quel bar mentre i suoi pensieri ne sbeffaggiano i tratti tipicamente noir, così banalmente stereotipati da sembrare assurdi e irreali.
La donna è lì per lui, lo conosce, lo attira a sé.
Lui si fa attirare e la notte la passano insieme.
Ore strane a parlare di vita e di morte, ore in cui il sesso non è il fine ma diventa un pezzo di strada, momenti in cui un dolore mai vinto prende il sopravvento per trovare il suo dolce e struggente riposo nel tormentato e poetico finale.
Atmosfera triste, delicata, attimi di tenerezza che si sciolgono nelle ore buie.
7/8
Anne Perry – L'onda infida
Tre sorelle, un uomo in comune nel loro passato, una piena di rabbia, una piena di sensi di colpa, un'altra che sa tutto e sui cui ricadrà il dito puntato dell'accusa.
Un viaggio insieme durante il quale rancori, invidie e gelosie verranno sviscerati con crudeltà e durezza, con cinismo e terrore, dove la calma apparente preannuncia l'onda assassina che spazzerà via il passato.
Un piano, un progetto, le accuse, le prospettive e gli sguardi che cambiano il loro oggetto di odio, tensione e apprensione veleggiano nell'animo delle protagoniste, emozioni diverse e contrastanti albergano nei loro cuori.
L'onda infida non guarda in faccia a nessuno, colpevoli o innocenti che siano, quando arriva si porta con sé chiunque incontri sulla sua strada.
Poteva essere un ottimo racconto, il finale è prevedibile e scema tutta la tensione accumulata in maniera troppo banale, atmosfera che si ricorda con piacere.
7/8
Elmore Leonard – Louly e Pretty Boy
Bel titolo, rievoca le gesta audaci dei più famosi Bonnie e Clyde, anticipa una simil avventura on the road in cui i protagonisti sono l'adolescente Louly e Joe Young.
La prima si innamora della figura di Pretty Boy, il bandito maledetto capo della banda di cui fa parte anche Joe.
Lei scrive al suo idolo in prigione, il suo amico scrive a lei e poi la incontra quando esce dalla galera. Promessa di fuga e di sogni, lei a cercare il suo eroe, lui per continuare a fare quello che sempre ha fatto.
Bel titolo, si, ma racconto insignificante e incapace di emozionare, personaggi piatti e privi di spessore, nessuna tensione, nessun sentimento, assoluta mancanza di fantasia che si chiude con uno dei finali più scontati e inutili che mi sia mai capitato di leggere.
Il più brutto di tutta la raccolta.
5
Ian Rankin – Il punto debole
Ottimo racconto, nello stile sobrio e preciso dell'autore scozzese.
Prosa asciutta ed efficace per narrare la storia di un voyeur senza arte né parte.
Un recensore di una prigione attraverso cui passano tutte le lettere in entrata e in uscita dei detenuti di quel penitenziario.
Li studia, li analizza, li approva o li censura.
Nel frattempo spia, si incuriosisce, vive la sua realtà parallela dentro quelle lettere.
Una, in particolare.
Una donna bellissima, moglie del prigioniero più temuto e rispettato, le loro lettere, la sensualità delle loro parole, la carnalità dei loro sentimenti.
Irresistibile l'attrazione per una bionda da incanto.
La segue, entra nella sua vita di nascosto, osserva i suoi movimenti e le sue relazioni...
Non è la moglie fedele che racconta di essere al marito..lui ora sa tutto, li tiene in pugno...
Cosa può fare di quelle informazioni? Come usarle per dare vita ad un innamoramento inevitabile e folle..?
Qualunque cosa sia, la realtà è sempre più forte, la realtà non è mai come sembra, va oltre il punto in cui gli occhi decidono di soffermarsi, il cuore inganna e appanna la ragione..
La vita torna ad indossare gli abiti della quotidianità, la speranza continua ad ammiccare e a volgere lo sguardo dalla parte sbagliata.
La sorpresa è in agguato, la sorpresa è riuscita.
8+
S.J. Rozan – L'ultimo Bacio
Dimenticare Muccino.
Una vedova nera, una donna pericolosa che rispetta il titolo della raccolta.
Un avvocato che viene ingaggiato per occuparsi dei suoi affari, un altro uomo di legge che si innamora di lei, un'altra vittima del suo fascino oscuro e perverso.
Che mistero si cela dietro il suo dolore e dentro quell'avvolgente femminilità?
Lui ha capito il gioco più degli altri, prima di quelli che verranno, forse si salverà con una soluzione estrema.
Ma...cosa conterranno quei misteriosi documenti? Mai snobbare la fredda intelligenza di una donna disposta a tutto, la vita non concede sconti, anche quando è svanita sotto terra...
8
Andrew Klavan – Il suo signore e padrone
Un racconto erotico di buonissimo livello, l'unico della raccolta in cui il sesso sia al centro della storia in modo esplicito e predominante.
La potenza seduttrice della donna, l'istigazione dei pensieri più perversi dell'uomo, la sublimazione del desiderio nascosto di possedere un corpo in tutti i modi, renderlo schiavo del suo piacere dominandolo con violenza e morbosità.
L'unico racconto in cui il vero potere della donna sull'uomo viene messo in risalto, la forza del corpo e della sensualità, l'attrazione fatale a cui i sensi dell'uomo non possono resistere se sollecitati con tanta bramosia di possesso.
In queste poche pagine ci sono il maschio e la femmina, il corpo di lui che schiavizza quello di lei, l'intelligenza di lei che uccide il corpo di lui...
Non si può resistere al fascino dell'abbandono totale e al desiderio di essere il padrone.
Eccitante e brutale, perverso e cinico, trasparente e inevitabile la sconfitta dell'uomo.
8+
John Connolly – La follia del signor Gray
Aspettavo il racconto di Connolly con ansia, degna conclusione di un percorso di racconti fatto di ottime soste e di qualche fatica inutile.
Sono rimasto un po' deluso, c'è il suo consueto timbro nell'evocazione degli elementi soprannaturali, c'è il richiamo onirico in cui questi elementi si mescolano con la realtà umana dei protagonisti, ma questa volta l'eccesso ha superato i confini della plausibilità.
La casa misteriosa a ricordare un altro racconto, i due nuovi abitanti che devono scontrarsi con il passato difficile di quell'abitazione e dei suoi precedenti inquilini.
La scultura in giardino, “la follia”, che nasconde un segreto lontano nei secoli e sepolto da anni..
Un segreto che succhia la vita...
Avevo maggiori aspettative, non è scritto male ma preferisco il Connolly che scrive di Charlie Parker.
6/7
[Modificato da Speedjoy 26/05/2006 0.41]