Donne pericolose - Autori vari

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Pagine: [1], 2
Bad Desire
00lunedì 8 maggio 2006 21:09
Segnalo questo splendido libro di racconti assemblati dal grande Otto Penzler (proprietario della Misterious Bookshop di NY ed esperto di fama mondiale) ed edito da Piemme (che forse una volta tanto ne ha fatta una giusta):



L'ho visto al salone di Torino, mi era incredibilmente sfuggito fino ad ora (è uscito due mesi fa).
Ebbene... i nomi fanno paura, difficile trovare di meglio all'estero:
Ed McBain, Jeffery Deaver, Michael Connelly, Nelson DeMille, Joyce Carol Oates, Walter Mosley, Jay McInerney, Thomas H. Cook, Anne Perry, Elmore Leonard, Ian Rankin, S.J. Rozan, Andrew Klavan, John Connolly.

Tutti questi famosi autori si sono cimentati in un racconto con protagonista una dark lady.

Le critiche che ho letto in giro sono entusiastiche. I racconti di Deaver e Klavan sono finalisti all'Edgar Award 2006, garantiti colpi di scena e giravolte a non finire. Mc Bain racconta di due sorelle che praticano il male con assoluta spensieratezza. Michael Connelly fa di nuovo incontrare Bosch e McCaleb, alle prese col fascino di una donna morta. De Mille scrive di una cecchina vietnamita che farà impazzire una pattuglia americana. Il mio adorato Connolly ci porta a conoscere la diabolica Lilith, la prima moglie di Adamo.
Insomma, pare proprio una raccolta di qualità, e non il solito libro con qualche grande nome messo lì per accompagnarsi a autori sconosciuti e di infimo livello.

Io lo compro e leggo presto.
Mac29
00lunedì 8 maggio 2006 21:14
L'ho sempre preso in mano quando andavo in libreria ed ero sempre in lotta se prenderlo o no. Aspetterò la tua recensione;sicuramente molto attendibile.
poisonedTooth
00lunedì 8 maggio 2006 21:27
MOLTO MA MOLTO INTERESSANTE BOSS !
[SM=x315323] quel libro sarà presto mio !!!
Speedjoy
00lunedì 8 maggio 2006 21:29
Convinto al 100%
[SM=x315336]

Sarà mio quanto prima, forse già questo fine settimana.

I nomi sono davvero tra i massimi esponenti del genere, di molti ho letto alcuni romanzi, di altri conosco solo le biografie, un'ottima occasione per leggerli una prima volta.

Deaver ha ricevuto molti più riconoscimenti ( da parte della critica ) per i suoi racconti che non per i suoi romanzi, più volte è stato finalista all'Edgar in questa categoria.
Gli altri sono tutti una garanzia...
Grazie boss per la dritta..non vedo l'ora... [SM=x315306]

Bad Desire
00lunedì 8 maggio 2006 21:51
Tra l'altro dovevo avere un racconto anch'io, lì dentro.
Sulle donne da forum.
Ma era troppo psicologico (o psicotico), e alla fine me l'hanno bocciato.
"Figurati se esistono personaggi così assurdi...", mi ha detto Penzler.

[SM=x315307]
Speedjoy
00lunedì 8 maggio 2006 22:23
[SM=x315299] [SM=x315299]

Se lo leggerai entro breve potremmo leggerlo insieme Albys, a meno che non lo inizi domani, io sono in Volo ancora per due o tre giorni... [SM=x315301]
Speedjoy
00lunedì 8 maggio 2006 22:25
A proposito
Non so se hai letto le recensioni ( appena due finora ) lasciate su Ibs, sembra che i racconti della versione originale siano 17 contro i 14 della versione italiana.

Sai niente riguardo ai tre racconti mancanti? [SM=x315313]
Bad Desire
00lunedì 8 maggio 2006 23:03
Rispetto al Dangerous Women originale mancano i racconti di Laura Lippman, Lorenzo Carcaterra e J.A. Jance.
Perlomeno non sono stati tagliati i big.

Io non lo leggerò subito, passeranno almeno una decina di giorni (non l'ho ancora...)
Sì, possiamo leggerlo insieme!

Ceia
00lunedì 8 maggio 2006 23:54
Re:

Scritto da: Bad Desire 08/05/2006 21.51
Tra l'altro dovevo avere un racconto anch'io, lì dentro.
Sulle donne da forum.
Ma era troppo psicologico (o psicotico), e alla fine me l'hanno bocciato.
"Figurati se esistono personaggi così assurdi...", mi ha detto Penzler.

[SM=x315307]



Ma tu guarda questo! [SM=x315374]

Comunque.
Lo leggo anch'io.
Mi ispira.
Molto.

[SM=x315316]
Speedjoy
00mercoledì 10 maggio 2006 22:10
Comprato stasera!!!
[SM=x315336]

Insieme a Dennis Leahne...( lo so, avevo detto che aspettavo la versione economica, ma Dennis, insomma... [SM=x315332] )

Quando cominci con le dark lady fammi un fischio se ti va, io mi sono attrezzato.. [SM=x315301]
Bad Desire
00mercoledì 10 maggio 2006 22:41
Ti direi di iniziare subito, perchè...
... se e quando riuscirò a iniziare con una dark lady, posso garantirti che finirò solo dopo morto.

[SM=x315305]
Speedjoy
00mercoledì 10 maggio 2006 22:46
[SM=x315299]
Penso di iniziarlo la settimana prossima...fra un paio di libri..

Essendo racconti di autori diversi credo si possa anche alternare con un altro libro...credo... [SM=x315342]
Speedjoy
00lunedì 22 maggio 2006 09:04
Ieri sera ho letto i primi due racconti
1 - Improvvisazione - Ed McBain [SM=x315343]
2 -Nata Male - Jeffery Deaver [SM=x315336]
Ceia
00martedì 23 maggio 2006 00:13
Come andiamo qui?

Speedjoy
00martedì 23 maggio 2006 00:16
Bene, ho letto anche il racconto di Connelly...più che discreto come racconto in sè ma tanti ricordi...il primo incotro tra Bosch e McCaleb, un sottinteso omaggio a James Patterson e un ammiccamento al CLint Eastwood che interepreta McCaleb in DEBITO DI SANGUE.

Ora sto leggendo RENDEZ-VOUS di DeMille.
Vietnam, ottima ambientazione, una squadra tenuta sotto assedio da un cecchino donna ( Full Metal Jacket? )..per ora è ok..
Speedjoy
00martedì 23 maggio 2006 15:41
Il racconto di DeMille è molto buono ( oltre ad esser il più lungo della raccolta ), quello della Oates è ottimo, nessuna storia, solo una lettera che una donna manda ad un fantomatico dottor K.
Agghiacciante, crudo, insinua paura e sgomento.
La Oates è una scrittrice bravissima. [SM=x315336]

Me ne mancano 9 per finire, ancora molti per esprimere un giudizio definitivo, per quello che ho letto finora la ritengo una raccolta validissima per chi ama il genere e chi ama i racconti.
Ceia
00martedì 23 maggio 2006 15:59
La Oates è bravissima, confermo. Il giorno che vorrai, Andrew, leggiti Blonde, merita assolutamente.
Fammi sapere dei prossimi racconti che leggi, mi raccomando!

[SM=x315331]
Speedjoy
00martedì 23 maggio 2006 17:22
Of course... [SM=x315301]
Stasera ne leggerò minimo altri due..
Speedjoy
00martedì 23 maggio 2006 22:56
DONNE PERICOLOSE - 1a parte del commento
Non sono un grande lettore di racconti, ne ho letti pochi in vita mia e l'allenamento per affrontarli è molto scarso.
Devo ancora prendere le giuste misure nella loro valutazione, ho meno confidenza rispetto ai romanzi o ai thriller e mi trovo un pò in difficoltà nel commentare quelli contenuti in questo volume.
Ho concluso finora la lettura dei primi sette, diversi fra loro per stile e qualità della storia, complessivamente molto buoni tranne che per un paio poco convincenti.
Finora è un'ottima raccolta, e la sensazione che una parte del meglio debba ancora arrivare è palpabile.


Ed McBain – Improvvisazione

Poco coinvolgente, cinico ma senza sostanza, prevedibile, non ho sentito pathos, nessuna tensione. Racconto freddo, ma il freddo non punge, ambiguità mal celate, due donne, un uomo, uno di loro tre muore.
Lucida follia? Forse psicosi, poco credibile. Insufficiente
5/6

Jeffery Deaver – Nata Male
Bellissimo racconto, un concentrato di abilità e introspezione psicologica.
Un gioco di specchi e di prospettive che si rivela, dolcemente, all'improvviso.
Un mondo che si capovolge, la verità che si ribalta e ruota su sé stessa con semplicità disarmante, la clessidra del tempo e della vita che si racconta con gli occhi giusti.
Una madre, una figlia. Una delle due è una donna pericolosa, molto.
Questa volta non potevi fare altrimenti Jeffery, ti do fiducia, non mi hai ingannato.
Bravissimo.
8,5

Michael Connelly – Cielo Azul

Un romanzo in piccolo, un concetrato di Michael Connelly che si conforta e ci conforta con il suo mondo narrativo, Harry Bosch che ricorda il suo primo incontro con Terry McCaleb, un omaggio a James Patterson, un riconoscimento a sé stesso e al Clint Eastwood del film Debito di Sangue, mistero che non deve svelare chi è l'assassino ma la vittima.
C'è il male, un killer condannato a morte e una donna uccisa dodici anni prima, pericolosa perchè bellissima.
L'atmosfera è la solita connellyana ma il finale è un po' deludente, poco incisivo, solo accennato il riferimento al titolo della raccolta. Più che discreto ma poteva essere meglio.
Mezzo punto in più per l'amarcord.
7,5

Nelson DeMille – Rendez-Vous
Buonissimo racconto, avvolgente e coinvolgente dall'inizio alla fine.
Guerra del Vietnam, una pattuglia di ricognizione deve raggiungere il punto Alpha, un elicottero li verrà a prelevare. Tra napalm, vegetazione lussureggiante ma nemica, bombe cadute e nemico in agguato è con un cecchino che questi uomini devono fare i conti.
Un cecchino implacabile, silenzioso, praticamente invisibile.
Cadono uno a uno, le radio fuori uso dai proiettili, i corpi che si afflosciano morbidi in un gioco di sangue. L'angoscia che aumenta, il pericolo che incombe, l'ansia di non farcela in quel tragitto interminabile.
Un cecchino, una donna assassina.
Il tenente, senza nome, prima voce narrante, la intravede con il binocolo, riconosce la sua femminilità, la morte che ripone nelle sue mani.
La rivede di notte, nella sua nudità in attesa, a detergere il suo corpo nell'unico attimo di umanità.
Lui è il prescelto, dovrà vivere per raccontare di lei. Forse ce la fanno.
La donna vince.
E' il racconto più lungo, la prosa di DeMille proietta l'immaginario del lettore dentro quella fuga, dentro quella caccia all'uomo, si sentono le vesciche, ci si asciuga il sudore, ci si spera e dispera, si ammira la donna
8

Joyce Carol Oates – Dammi il tuo cuore

Una lettera.
Lei scrive al suo caro dottor K, a quell'uomo che 23 anni prima le ha promesso il cuore prima di infrangere quel giuramento e tenerlo per sé.
Parole lucide, folli, raccontano con calma sconcertante tutta la rabbia e il risentimento, preannunciano una vendetta inevitabile, anticipano emozioni e gridano, silenziose e tranquille, giustizia. Reclamano quella promessa, ora Lei ha davvero bisogno di un cuore, quel soffio maledetto lo rende davvero necessario e sarà Lui, il dottor K a donarglielo.
Non lo sa ancora come, dove e quando, ma sarà così, vero dottor K?
Inquietante, morboso, insinua nel modo più efficace la paura, il terrore dell'ignoto, crea sgomento e perdizione, preannunciano la fine.
La donna più pericolosa, racconto bellissimo.
Oates superba.
8,5

Walter Mosley – Karma

Un investigatore privato pieno di debiti, sposato con una donna che l'ha ripetutamente tradito, tre figli di cui uno solo suo, un ex amante che non ha dimenticato, un poco di buono che non esita a guadagnare soldi sporchi ingannando la legge e fregandosene di tutto il resto.
Leonid, il suo nome.
Un goffo equilibrio tra bene e male, tra giustizia e ingiustizia, un uomo di colore a cui una donna affida il compito di fotografare il fidanzato con la (presunta) di lui amante.
Questa indagine gli porterà a scoprire fatti in cui lui stesso fu implicato anni prima.
L'idea è discreta, ma i personaggi sono caratterizzati con pressapochismo e con tratti molto poco plausibili, una sensazione di disequilibrio che lascia l'amaro in bocca.
Poco convincente, appena sufficiente l'idea ma realizzata male.
6-

Jay McInerney – Terzo Incomodo
Tra tutti i racconti è quello, finora, scritto meglio, al pari di Dammi il tuo cuore della Oates.
Più incisiva quest'ultima, più lirico e figurativo il primo.
Splendida prosa, bellissimo incipit e ottimo finale. In mezzo : la storia.
Alex, appena lasciato dalla fidanzata si trova a Parigi per sorseggiare il suo dolore, in un ristorante si unisce a lui una coppia sconosciuta. Attratto dalla bellezza di lei si lascia trascinare in una notte piena di sensualità e misteri.
Sopravvalutabile ma con un suo significato, tratteggiato in modo sublime, è un piacere da leggere.
8
Ceia
00martedì 23 maggio 2006 23:31
Bravo Spiedino....
Ehhhhh...
però se non la dividevi riuscivamo a sapere se esiste un numero massimo di caratteri postabili nello stesso post! [SM=x315338]

(Sono curiosissima di sapere quello che dirai sul racconto di Connolly! [SM=x315306] )


Speedjoy
00martedì 23 maggio 2006 23:39
Per Connolly bisogna aspettare l'ultimo, sono curioso ma li leggo in fila.

La lunghezza delle mie recensioni è solo una favola, non ci credere... [SM=x315301]
Speedjoy
00venerdì 26 maggio 2006 00:32
DONNE PERICOLOSE - 2a parte del commento
Finisce con il commento agli ultimi sette racconti la mia recensione a questa raccolta.
Anche tra questi ce ne sono di molto buoni che confermano l'intuizione iniziale di Alberto, per gli amanti del genere è un volume che può essere letto con piacere, alcune chicche narrative al suo interno si trovano e si leggono tutte d'un fiato...
Giudizio complessivo dell'opera un 8 direi, i racconti mediocri sono compensati da alcuni davvero molto belli.



Thomas H.Cook – L'ultima offerta
Uno scrittore famoso, ancora in auge, i suoi romanzi che non conoscono lieto fine.
Racconta all'amico l'incontro con una femme fatal.
Lei, interamente vestita di nero, cappello a tesa larga, sigaretta in bocca e sorrisi che promettono guai.
La osserva all'entrata di quel bar mentre i suoi pensieri ne sbeffaggiano i tratti tipicamente noir, così banalmente stereotipati da sembrare assurdi e irreali.
La donna è lì per lui, lo conosce, lo attira a sé.
Lui si fa attirare e la notte la passano insieme.
Ore strane a parlare di vita e di morte, ore in cui il sesso non è il fine ma diventa un pezzo di strada, momenti in cui un dolore mai vinto prende il sopravvento per trovare il suo dolce e struggente riposo nel tormentato e poetico finale.
Atmosfera triste, delicata, attimi di tenerezza che si sciolgono nelle ore buie.
7/8

Anne Perry – L'onda infida
Tre sorelle, un uomo in comune nel loro passato, una piena di rabbia, una piena di sensi di colpa, un'altra che sa tutto e sui cui ricadrà il dito puntato dell'accusa.
Un viaggio insieme durante il quale rancori, invidie e gelosie verranno sviscerati con crudeltà e durezza, con cinismo e terrore, dove la calma apparente preannuncia l'onda assassina che spazzerà via il passato.
Un piano, un progetto, le accuse, le prospettive e gli sguardi che cambiano il loro oggetto di odio, tensione e apprensione veleggiano nell'animo delle protagoniste, emozioni diverse e contrastanti albergano nei loro cuori.
L'onda infida non guarda in faccia a nessuno, colpevoli o innocenti che siano, quando arriva si porta con sé chiunque incontri sulla sua strada.
Poteva essere un ottimo racconto, il finale è prevedibile e scema tutta la tensione accumulata in maniera troppo banale, atmosfera che si ricorda con piacere.
7/8

Elmore Leonard – Louly e Pretty Boy
Bel titolo, rievoca le gesta audaci dei più famosi Bonnie e Clyde, anticipa una simil avventura on the road in cui i protagonisti sono l'adolescente Louly e Joe Young.
La prima si innamora della figura di Pretty Boy, il bandito maledetto capo della banda di cui fa parte anche Joe.
Lei scrive al suo idolo in prigione, il suo amico scrive a lei e poi la incontra quando esce dalla galera. Promessa di fuga e di sogni, lei a cercare il suo eroe, lui per continuare a fare quello che sempre ha fatto.
Bel titolo, si, ma racconto insignificante e incapace di emozionare, personaggi piatti e privi di spessore, nessuna tensione, nessun sentimento, assoluta mancanza di fantasia che si chiude con uno dei finali più scontati e inutili che mi sia mai capitato di leggere.
Il più brutto di tutta la raccolta.
5

Ian Rankin – Il punto debole
Ottimo racconto, nello stile sobrio e preciso dell'autore scozzese.
Prosa asciutta ed efficace per narrare la storia di un voyeur senza arte né parte.
Un recensore di una prigione attraverso cui passano tutte le lettere in entrata e in uscita dei detenuti di quel penitenziario.
Li studia, li analizza, li approva o li censura.
Nel frattempo spia, si incuriosisce, vive la sua realtà parallela dentro quelle lettere.
Una, in particolare.
Una donna bellissima, moglie del prigioniero più temuto e rispettato, le loro lettere, la sensualità delle loro parole, la carnalità dei loro sentimenti.
Irresistibile l'attrazione per una bionda da incanto.
La segue, entra nella sua vita di nascosto, osserva i suoi movimenti e le sue relazioni...
Non è la moglie fedele che racconta di essere al marito..lui ora sa tutto, li tiene in pugno...
Cosa può fare di quelle informazioni? Come usarle per dare vita ad un innamoramento inevitabile e folle..?
Qualunque cosa sia, la realtà è sempre più forte, la realtà non è mai come sembra, va oltre il punto in cui gli occhi decidono di soffermarsi, il cuore inganna e appanna la ragione..
La vita torna ad indossare gli abiti della quotidianità, la speranza continua ad ammiccare e a volgere lo sguardo dalla parte sbagliata.
La sorpresa è in agguato, la sorpresa è riuscita.
8+

S.J. Rozan – L'ultimo Bacio
Dimenticare Muccino.
Una vedova nera, una donna pericolosa che rispetta il titolo della raccolta.
Un avvocato che viene ingaggiato per occuparsi dei suoi affari, un altro uomo di legge che si innamora di lei, un'altra vittima del suo fascino oscuro e perverso.
Che mistero si cela dietro il suo dolore e dentro quell'avvolgente femminilità?
Lui ha capito il gioco più degli altri, prima di quelli che verranno, forse si salverà con una soluzione estrema.
Ma...cosa conterranno quei misteriosi documenti? Mai snobbare la fredda intelligenza di una donna disposta a tutto, la vita non concede sconti, anche quando è svanita sotto terra...
8

Andrew Klavan – Il suo signore e padrone
Un racconto erotico di buonissimo livello, l'unico della raccolta in cui il sesso sia al centro della storia in modo esplicito e predominante.
La potenza seduttrice della donna, l'istigazione dei pensieri più perversi dell'uomo, la sublimazione del desiderio nascosto di possedere un corpo in tutti i modi, renderlo schiavo del suo piacere dominandolo con violenza e morbosità.
L'unico racconto in cui il vero potere della donna sull'uomo viene messo in risalto, la forza del corpo e della sensualità, l'attrazione fatale a cui i sensi dell'uomo non possono resistere se sollecitati con tanta bramosia di possesso.
In queste poche pagine ci sono il maschio e la femmina, il corpo di lui che schiavizza quello di lei, l'intelligenza di lei che uccide il corpo di lui...
Non si può resistere al fascino dell'abbandono totale e al desiderio di essere il padrone.
Eccitante e brutale, perverso e cinico, trasparente e inevitabile la sconfitta dell'uomo.
8+

John Connolly – La follia del signor Gray
Aspettavo il racconto di Connolly con ansia, degna conclusione di un percorso di racconti fatto di ottime soste e di qualche fatica inutile.
Sono rimasto un po' deluso, c'è il suo consueto timbro nell'evocazione degli elementi soprannaturali, c'è il richiamo onirico in cui questi elementi si mescolano con la realtà umana dei protagonisti, ma questa volta l'eccesso ha superato i confini della plausibilità.
La casa misteriosa a ricordare un altro racconto, i due nuovi abitanti che devono scontrarsi con il passato difficile di quell'abitazione e dei suoi precedenti inquilini.
La scultura in giardino, “la follia”, che nasconde un segreto lontano nei secoli e sepolto da anni..
Un segreto che succhia la vita...
Avevo maggiori aspettative, non è scritto male ma preferisco il Connolly che scrive di Charlie Parker.
6/7

[Modificato da Speedjoy 26/05/2006 0.41]

Ceia
00venerdì 26 maggio 2006 16:23
Bravissimo Speed! Grandiosissimo commento, impeccabile. Un qualcosa su ogni racconto, bravo bravo bravo. [SM=x315336]

Sono molto curiosa anch'io di leggere questa raccolta di racconti, specialmente per vedere di cosa sono capaci, questi grossi calibri, quando lo spazio a loro disposizione è ridotto.

Per certi versi un racconto è ancor più difficile da scrivere di un romanzo, ne abbiamo anche parlato sul forum, anche con Raul Montanari. Lui stesso diceva che quando sei bravo, ma bravo bravo, il meglio lo dai nei racconti.

[SM=x315308]

Speedjoy
00venerdì 26 maggio 2006 16:43
Grazie farfallina, come ho già scritto io non sono un gran lettore di racconti, non mi stupirei se chi lo dovesse leggere avrà opinioni diverse dalle mie.
Nel passo più breve forse occorrono occhi diversi, non lo so.

Se dovessi sceglierne tre su tutti direi questi.

Deaver per la storia, è quello che nel modo più tradizionale soddisfa le aspettative.
La Oates per l'originalità e la potenza della sua lettera.
McInerney per lo stile e la prosa avvolgenti.

[Modificato da Speedjoy 26/05/2006 16.44]

Bad Desire
00domenica 13 agosto 2006 23:08
Letti i primi cinque racconti, la Oates è nettamente in testa.


Nikka84
00lunedì 14 agosto 2006 17:10
Re: Convinto al 100%

Scritto da: Speedjoy 08/05/2006 21.29


I nomi sono davvero tra i massimi esponenti del genere, di molti ho letto alcuni romanzi, di altri conosco solo le biografie, un'ottima occasione per leggerli una prima volta.






Quoto in pieno Andrea!
Ma Ellroy che mi era tanto piaciuto non ce l'hanno messo?
Nikka84
00lunedì 14 agosto 2006 17:11
Re:

Scritto da: Bad Desire 08/05/2006 23.03
Rispetto al Dangerous Women originale mancano i racconti di Laura Lippman, Lorenzo Carcaterra e J.A. Jance.
Perlomeno non sono stati tagliati i big.





Paradossale che nella versione italiana sia stato tagliato fuori proprio un italiano.....
Lo conoscete come scrittore?
Bad Desire
00mercoledì 16 agosto 2006 10:02
Recensione
Bella raccolta di racconti, piuttosto vari nonostante un tema di fondo in comune. Otto Penzler ha fatto un bel lavoro, anche se la prefazione poteva essere migliore.
E' un libro che consiglio, ci sono davvero dei bei pezzi e la struttura permette di leggere in più modi: un racconto o due alla volta, ogni tanto, durante altre letture di romanzi; oppure tutto il libro di fila.
Sono pasticcini che si possono prendere a fine pranzo, prima di andare a nanna, a colazione prima di andare al lavoro, oppure se siete un po' strani anche sulla tazza del bagno. [SM=x315341]
Da questo libro ho avuto conferme (Oates, Rankin, Deaver in primis), splendide sorprese (l'eccezionale Cook, ma anche McInerney per lo stile, e l'ottimo Mosley) e alcune delusioni, di cui una feroce (Connolly).
In generale posso dirvi che sono tutti racconti in cui predominano le trame, a scapito di sperimentazione linguistica e raffinatezze psicologiche. Un approccio tipicamente anglosassone a questa forma letteraria che trovo sempre dannatamente affascinante.
VOTO COMPLESSIVO 8

Ed McBain – Improvvisazione
Spunto molto interessante, micidiale, ma sviluppato in modo molto meno efficace. Abbastanza prevedibile la conclusione, nessuna particolare emozione dalla scrittura, piana e quasi scialba nel cinismo indifferente che porta all’inevitabile morte finale di un protagonista. Il Macbeth di Shakespeare compare anche qui, dopo L.A Tattoo di Crais. Ah, i ricorsi delle coincidenze!
Racconto di grande cinismo, ma senza molto sprint.
Voto 6

Jeffery Deaver – Nata Male
Deaver è un ottimo autore di racconti, e anche qui lo dimostra, con questo brano tipicamente suo, dove quel che sembra non è. Difficile aggiungere altro senza rovinare la lettura della storia, che è bella e scritta nel solito modo pulito, ma che alla fine mi ha lasciato un pizzico di rammarico perché mi aspettavo l’ultimo graffio alla Deaver, che avrebbe reso questo racconto un capolavoro.
Voto 7,5

Michael Connelly – Cielo Azul
Eh, il buon vecchio tenerone Connelly si affida ai suoi Best Of, e confeziona un racconto quasi only for fans con un sacco di tipici elementi forti: anzitutto i protagonisti, Bosch, McCaleb, Sheean, la Corazon… poi il Mulholland drive, e l’ossessione per una vittima di un caso vecchio. Qualche citazione carina, e il solito modo professionale di raccontare storie realistiche e sottilmente malinconiche.Non male, anche se il finale è troppo debole. In quelle situazioni, o hai una penna da paura, oppure il tutto resta poco incisivo.
Voto 7

Nelson DeMille – Rendez-Vous
Anche qui uno spunto stupendo purtroppo parzialmente sprecato da una narrazione estremamente semplice, senza il minimo guizzo, dove ho faticato a sentire la vera paura, il terrore di una pattuglia di soldati americani tenuta per giorni sotto il micidiale tiro di una cecchina vietcong. E’ questione di dettagli, a volte, ma davvero quel che mi è mancato è il pathos nella voce narrante. Il confronto con il pezzo ambientato nella stessa giungla a nome Robert Crais (L’ultimo detective) è impietoso: DeMille ne esce distrutto.
Peccato perché il racconto in sé non è male, ma poteva essere ben altro in mano a un fuoriclasse e non a un onesto romanziere, qui al suo primo racconto scritto in 25 anni di carriera.
Voto 7+

Joyce Carol Oates – Dammi il tuo cuore
Eccola! La bastardissima autrice capace di scrivere storie sempre inquiete e inquietanti, con quello stile così femminile e se vogliamo classico, eppure incisivo e cattivo come i migliori noiristi maschi contemporanei.
Anche qui non voglio dire nulla della storia, narrata con grande maestria in una particolare forma epistolare. Quel che è certo è che anche qui la Oates fa capire quanto sia grande e imperdibile.
Voto 8,5

Walter Mosley – Karma
Racconto estremamente complesso, una struttura quasi da romanzo breve, alla Leonard o alla Ridley, fatta di truffatori e personaggi scalcinati sempre sul filo della sopravvivenza. L’America delle seconde e terze linee, a mio parere ben rappresentata da questi personaggi tutti in chiaroscuro e dalla penna di Mosley, a tratti sorprendente e con una buona dose di verve ironica.
Ottimo intreccio, che incuriosisce. Il finale non era prevedibile, anche se potrebbe essere un po’ forzato. Comunque una bella storia, con un personaggio, Leonid, che mi piacerebbe ritrovare. Un autore molto brillante.
Voto 8

Jay McInerney – Terzo Incomodo
Racconto malizioso e intorbidito dal mistero, quasi surreale nella descrizione di quel che succede eppur così reale nel rappresentare l’odierno mondo “affettivo”, così sfrenato e disperante.
Parigi by night: un uomo dopo la fine di un amore e una coppia enigmatica.
Sesso e vizi in poche righe, scritte in un riuscitissimo stile che ondeggia fra dialoghi minimalisti e accenni di lirismo inconsueti. Ottimo incipit e finale che non può lasciare indifferenti, non per qualche colpo di scena ma per il messaggio che regala. Bravo McInerney!
Voto 8

Thomas H.Cook – L'ultima offerta
L’autore del rinomato thriller giallo Il mistero della Chatam School (Prenio Edgar 1997, da noi si trova solo nei gialli mondadori, io parto alla ricerca) sciorina un racconto noir perfetto. Atmosfera hard-boiled, linguaggio veramente straordinario, poesia e dramma a contendersi l’attenzione del lettore. Uno dei racconti più belli che abbia mai letto, intenso, in cui la letteratura e la vita si intersecano in una notte spietata e sensuale. Da rileggere appena finito l'intero libro.
Perfetto.
Voto 9

Anne Perry – L'onda infida
Una buona storia, d’atmosfera quasi ottocentesca (è ambientata nell’Oregon costiero degli anni ’20), come la prosa della Perry. Tre sorelle con un uomo in comune e alcuni conti da regolare. Nella splendida natura selvaggia i dialoghi esasperatamente allusivi delle tre donne portano con soddisfazione al (deludente) finale. Comunque meritevole di ricordo per l’ambientazione.
Voto 7+

Elmore Leonard – Louly e Pretty Boy
Leonard è considerato un fenomeno, ma a me – dopo un romanzo e un racconto letti - sembra tutto fuorché questo. Racconto alla Lansdale o alla Willeford (preferisco entrambi), non male come ambientazione (l’America rurale più rozza) e per un certo brio nello svolgimento della storia, grazie a personaggi sopra le righe e a questa Louly tutta pepe e ignoranza. Il buono spunto però crolla su un finale mozzato e inconcludente. E visto che l’intero racconto era volato via in superficie per promettere sfracelli finali, il mio giudizio finale sta decisamente sul perplesso.
Voto 6

Ian Rankin – Il punto debole
Ottimo racconto a sfondo carcerario, visto da un’angolazione originale. Rankin sa il fatto suo, è un Connelly più vario e un pizzico più “caldo”, e in questo pezzo riesce a parlare di una dark lady diversa dai soliti cliché. E’ uno dei racconti più lunghi della raccolta, e alla fine un piccolo colpo di scena, seppur non completamente convincente nei dettagli che lo preparano, lascerà un piacevole ricordo.
Voto 8

S.J. Rozan – L'ultimo Bacio
Micidiale breve storia di dark lady e avvocati, questo ultimo bacio di serpe colpisce per la sua originalità, sia narrativa che strutturale. Tutto parte dalla fine, o quasi. Ma l’ultima beffa è raffinata.
Bello, anche se ho qualche perplessità su come sia stato narrato. All’inizio è un pizzico confuso.
Voto 7,5

Andrew Klavan – Il suo signore e padrone
Ottimo racconto a sfondo erotico, dove l’uomo finisce schiacciato dal suo ruolo di schiavo del sesso. Una mantide religiosa travestita da impiegata porta alla rovina un collega nel più classico gioco di specchi, in questa caso specchi da alcova.
Eccitante, ben scritto, morboso. E molto reale, anche, nel definire la debolezza del maschio.
Bravo Klavan.
Voto 8

John Connolly – La follia del signor Gray
Deludente. Una storia sovrannaturale ambientata nella solita residenza di campagna maledetta, senza la benché minima sorpresa, a tratti francamente imbarazzante per come è scontata. Qualche guizzo iniziale del grande sarcasmo di Connolly (l’unica cosa da salvare), poi c’è solo spazio per un fatuo horror dai richiami mitologici.
Peccato, stavolta il mio grande amico irlandese ha toppato.
Voto 5

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Amministratore di EmozionaliA...parole che scaldano il Blu

Il fatto che gli uomini non imparino molto dalla storia è la lezione
più importante che la storia ci insegna. (Aldous Huxley)

[Modificato da Bad Desire 16/08/2006 13.24]

Speedjoy
00mercoledì 16 agosto 2006 22:25
Rileggendo i tuoi commenti capo mi sono tornati alla mente tutti i racconti, a dimostrazione che ognuno di loro ha un suo motivo per essere ricordato.
Al di là dei nostri rispettivi voti ( ulteriore conferma di quanto siano soggettivi ) concordo con la maggior parte dei tuoi commenti, ce lo siamo anche detti, a parte i numeri con cui li abbiamo riassunti per molti di essi abbiamo avuto lo stesso impatto.

Io non sono rimasto strabiliato come te da quello di Cook, ma qui subentrano sfumature personali, lo ritengo comunque un buonissimo racconto alla pari degli altri che tu hai sottolineato.
A distanza di tempo quelli che mi sono rimasti impressi maggiormente sono quelli della Oates, per l'originalità, e quello di McInerney per la scrittura, forse i due autori da cui non sapevo proprio cosa aspettarmi nella breve distanza, e mi hanno colpito.

[Modificato da Speedjoy 16/08/2006 22.27]

Ceia
00domenica 27 agosto 2006 17:54
Donne pericolose - commento
Ed McBain – Improvvisazione
Le prime righe fanno pensare a un racconto un pochetto particolare, perverso, strano. E invece, dopo qualche paragrafo la vicenda diventa scontata. E questo credo sia inaccettabile in un racconto del genere dove la suspense dovrebbe farla da padrona. In pratica: ho capito subito come sarebbe andato a finire e l’autore non ha neppure saputo particolarmente inquietarmi.
Voto 5.5

Jeffery Deaver – Nata Male
Anche in questo racconto, quel che è mancato, secondo me, è la tensione. Quando un racconto basa gran parte della propria potenza nella sorpresa finale e quando questa sorpresa finale si intuisce dopo poche righe, rimane addosso una sensazione deludente. Probabilmente il racconto può piacere a chi non conosce Deaver: da parte mia, conoscendo le sue proverbiali capriole, mi aspettavo il capovolgimento di fronte che in effetti c’è stato. E di conseguenza il racconto mi ha lasciato poco.
Bene per la scrittura: scorrevole e piacevole.
Voto 6,5

Michael Connelly – Cielo Azul
Un racconto dedicato agli amanti dei suoi romanzi, è quello che ci regala Connelly in questa raccolta. Di per sé non sono pagine particolarmente incisive ma devo ammettere che non lasciano indifferenti chi, come me, ama il suo mondo narrativo. Si sa quanto Connelly sia un maniaco del background dei suoi personaggi e questo racconto è un piccolo tassello che si aggiunge agli altri nel costituire il passato del mio amato Bosch.
Voto 7,5 (probabilmente se non conoscessi i personaggi il voto sarebbe di un punto più basso.)

Nelson DeMille – Rendez-Vous
Bellissima ambientazione, cupa, dolorosa, spaventosa: il Vietnam durante la guerra. Il racconto mi è sembrato perfetto fino all’ultima pagina e la descrizione della donna vietnamita davvero intrigante. Purtroppo però, secondo me, la chiusura non è all’altezza del resto e mi ha lasciato insoddisfatta. Aggiungiamo il fatto che, essendo il racconto scritto in prima persona, beh…, si intuiva quale componente della squadra se la sarebbe cavata, no? Meglio, forse, in un racconto così concepito, una terza persona?
Voto 7

Joyce Carol Oates – Dammi il tuo cuore
Che io ami alla follia quest’autrice non è un segreto e leggendo questo racconto ho ritrovato la sua penna decisa e praticamente perfetta. E’ una lettera, questo racconto, la lettera di una donna al suo amante. C’è chirurgica e fredda crudeltà, in queste righe, e c’è la donna più pericolosa tra tutte le donne: quella ingannata e ferita. Secondo me è anche il racconto più originale dell’intera raccolta.
Voto 9

Walter Mosley – Karma
Una vera e propria sorpresa, quest’autore, con la sua prosa scoppiettante e i suoi personaggi sopra le righe. Una sorta di Lansdale, per intenderci. Tantissime le gag e una storia che, in confronto agli altri racconti della raccolta è davvero articolata. Chissà, forse altri autori sarebbero riusciti a tirar fuori quattro o cinque racconti, da un’intuizione così! J Divertentissimo e complesso, il protagonista e la sua situazione familiare/affettiva: mi è piaciuto.
Voto 8+


Jay McInerney – Terzo Incomodo
Racconto molto bello per quello che dice, tra le righe, più che per il racconto in sé che ho trovato invece un po’ surreale. Si parla di amore, di sesso, di tradimenti. Si parla dell’estremizzazione del sesso che deve, ad ogni costo, essere torbido, morboso per poter essere interessante. Si parla di un uomo che ha in bocca il sapore dell’amore perduto, e che per questo è debole di fronte alla chiamata di una notte di passioni. Anche qui, però, il finale della vicenda mi ha lasciato un po’ sconcertata: boh! J
Voto 8-

Thomas H.Cook – L'ultima offerta
Racconto dal significato malinconico e inquietante: un vero e proprio noir.
Mi è piaciuto molto anche se mi ha leggermente disturbato il modo in cui l’autore ha gestito il flashback, mi spiego meglio (per chi l‘ha letto):
il protagonista racconta a un uomo una notte particolare ma nel farlo, secondo me, non riesce completamente a suddividere la scena al presente - lui che racconta all’amico - da quella al passato - lui con la donna. Leggevo e facevo fatica a capire se ero nel bar o nella casa della donna. Ma io son maniaca, vabè.
Voto 8.5

Anne Perry – L'onda infida
Racconto che mi ha irritato non solo per il finale telefonatissimo ma anche per il modo in cui è narrato, questo scontato finale. Alla Perry non è riuscita bene, la scena d’azione che avrebbe potuto chiudere in bellezza il racconto. Bella la figura delle tre sorelle che duellano tra loro con frasi acidule e piene di sottintesi.
Voto 7

Elmore Leonard – Louly e Pretty Boy
Un racconto che avrebbe potuto esser buono per lo sguardo su una squallida realtà: un paese pieno di miserabili dove una ragazzetta non ha di meglio da fare che innamorarsi di un famoso bandito. Non basta, però, raccontare storie inquietanti per inquietare il lettore e infatti il racconto scivola addosso: prosa che ho trovato piatta e scialba e finale annacquato.
Voto 6,5

Ian Rankin – Il punto debole
Racconto molto bello, questo, ambientato in un carcere dove la distinzione tra buono e cattivo, giusto e sbagliato, si perde in tutta una serie di sfumature che non ne permettono una precisa individuazione. Rankin è stato davvero bravo nel caratterizzare la figura del secondino addetto alla visura della corrispondenza carceraria: un uomo ossessionato dagli altrui rapporti.
Voto 8+

S.J. Rozan – L'ultimo Bacio
Buon racconto che ha al suo interno un ottimo colpo di scena finale, anche se ho trovato l’intreccio poco probabile. Non voglio svelare altro per chi dovesse ancora leggerlo, ma mi è poco chiaro il motivo per cui quella donna si comportava in “quel certo modo”. Cosa gliene veniva in tasta?
Voto 7,5

Andrew Klavan – Il suo signore e padrone
Racconto erotico, morboso e perverso dal quale esce la debolezza maschile: quando una donna si arma del suo corpo e seduce, non c’è scudo che lo protegga, l’uomo. Bel racconto, ben raccontato e con un bel finale.
Voto 8+

John Connolly – La follia del signor Gray
Un raccontino horror con forti tinte sovrannaturali, è quello che conclude la raccolta.
E’ quello che mi è piaciuto meno, il più brutto, e anche se avevo letto le impressioni di Andrew e di Albys, e sapevo quindi che non era certo un capolavoro la delusione è stata cocente.
Spiace davvero vedere uno scrittore con il talento nella penna, quale è Connolly, perdersi in queste sciocchezzuole. Non salvo nulla, la storie è stravista e la conclusione degna di un filmaccio di serie C.
Voto 4.5


Io non sono un’amante dei racconti, preferisco il romanzo che mi dà il tempo e lo spazio per affezionarmi ai personaggi e per lasciarmi incuriosire dalla storia. Va detto, però, che un racconto è probabilmente molto più difficile da scrivere di un romanzo, in quanto si hanno a disposizione poche pagine per delineare e caratterizzare la storia e i personaggi.
Nel complesso considero questa raccolta riuscita: la lettura ideale da fare quando si è lontani dai luoghi abituali. Io l'ho letto al mare, sotto l'ombrellone e mi ha tenuto compagnia.
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