DANNATO QUESTO TEMPO CHE CONSUMA
Dannato questo tempo che consuma
e rende vana quasi ogni speranza
rendendola opaca come bruma
in questo breve spazio che m’avanza.
Innanzi a me non vedo cose belle,
primaverili cose ed invitanti,
promesse profumate come rose,
ma solo oscure albe deliranti.
L’aurore non mi dona più il calore
che un giorno ristorava la mia mente,
ma solo fredda brina di dolore.
Mi resta solo il pianto soffocato
del mio dolor che nessun’altro sente
e sordo pure a chi m’ha abbandonato.
Alessandria, 23 novembre 2008
Gianni Regalzi
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