Cari Amici,
noto con rammarico
che nel Forum non vi si fa cenno ad un grande scrittore russo contemporaneo, cercherò di porvi rimedio… Non vi sto parlando di un autore impegnato, di quelli che si fan fatica a leggere, che quando arrivi alla fine del libro ti ritrovi la testa cerchiata da un peso di 10 Kg di piombo….tutt’altro!
Il giallista
B. Akunin, e sì proprio di un giallista si tratta, è uno scrittore raffinato e colto con una prosa piacevole, scorrevole, intrigante e carica di suspense. L’ho scoperto quasi per caso alcuni fa. Come spesso succede sono stato attirato dalla copertina del suo secondo libro, “Gambetto turco”, ed è stata una vera folgorazione! Prima ancora di finirlo sono corso a prendere il primo, “La regina d’inverno” e poi, man mano che venivano pubblicati, tutti gli altri. Ha creato il personaggio di
Erast Fandorin un giovane funzionario dell’imponente apparato burocratico della Russia zarista che dalla lontana provincia giunge nella grande città di Mosca. Viene, quasi per caso, chiamato ad investigare su uno strano suicidio…e qui inizia, avventura dopo avventura, romanzo dopo romanzo, l’impareggiabile successo del nostro Fandorin. Non ci si po’ non affezionare al timido e a volte balbuziente investigatore, non si può non trepidare per lui quando rischia la vita e non si può non gridare “urrà!” quando viene a capo di casi complicati assicurando alla giustizia i colpevoli. Grazie alle sue qualità e successi, sarà destinato a diventare uno dei più alti funzionari dell’amministrazione zarista circondato da grandi amici, da potenti nemici, da traditori, da spie e… da belle
fanciulle. Nonostante sia quasi sempre vincente, non rimane mai, dico mai, antipatico. Sarà sempre il nostro simpaticissimo Fandorin.
Se vi ho convinto vi consiglio di leggere i romanzi nell’ordine in cui li ho elencati più avanti.
Un’ultima cosa:
è molto lungo quello che segue ma abbiate pazienza: leggetevi tutto con calma e se anche solo uno di voi si persuade e diventerà un fans di Fandorin
per me sarà una grande soddisfazione.
B. AKUNIN
Nato in Georgia nel 1956, Boris Akunin (alias Grigorij Tchkhartichvili) è cresciuto a Mosca.
Laureato in filologia e storia orientale (specializzato in lingua e letteratura giapponese), è direttore editoriale di «Inostrannaja Literatura», un’importante rivista letteraria, presidente del comitato accademico della Biblioteca giapponese in venti volumi e presidente del Consiglio della fondazione pushkiniana.
Già stimato autore di saggi, tra cui l’interessante monografia Scrittore e suicidio, e di articoli – soprattutto legati alla cultura giapponese e alla critica letteraria – B. Akunin arriva alla narrativa solo recentemente, con una serie di gialli conosciuti come Le avventure di Erast Fandorin.
Il personaggio che inventa come protagonista delle sue storie è un investigatore dall’umorismo irresistibile, intelligente e coraggioso. Erast Fandorin, però, è anche un uomo in cui la maggior parte dei lettori possono riconoscersi senza difficoltà, goffo, pieno di dubbi, paure e insicurezze. L’investigatore è sempre affiancato da personaggi femminili, ogni volta diversi, che giocano un ruolo spesso determinante nello sviluppo delle indagini. Alle prese con intrighi di ambientazione storica, travestimenti e omicidi, fughe, donne crudeli o bellissime, inseguimenti e tracce da seguire, Fandorin non fatica a conquistare nel giro di pochissimo tempo il favore di pubblico e critica. La scrittura di B. Akunin è divertente e originale, il suo stile narrativo rigoroso e impeccabile, il che gli permette di ritagliarsi uno spazio finora inedito nel panorama della letteratura russa contemporanea e della giallistica moderna in generale.
Sebbene lo pseudonimo di B. Akunin ricordi immediatamente il nome dell’anarchico Bakunin, è invece la semplice traslitterazione di una parola giapponese, che significa “malfattore”, e che l’autore ha scelto «…perché nella struttura romanzesca è sempre più importante il ruolo del cattivo».
DICONO DI LUI
“Akunin è riuscito a realizzare un vero miracolo narrativo: l’unione di un genere minore come il giallo con la grande letteratura degli scrittori russi dell’Ottocento... Il risultato è una straordinaria qualità narrativa unita al fascino di una trama avvincente, in cui il vero protagonista non è il commissario Fandorin, ma tutta la letteratura russa, citata, parafrasata, imitata e parodiata con maestria eccezionale.”Le Nouvel Observateur
”Chi è Akunin? Tutta Mosca se lo chiede. Un anno fa il mercato della narrativa presentò il suo primo giallo e oggi la critica ha occhi solo per lui.” (Nesavisimaja Gazeta)
”Tutto è straordinario ne “La regina d’inverno”. Il lettore che ama l’intrattenimento colto e raffinato si sentirà pienamente soddisfatto: il protagonista è l’amico intelligente che tutti vorremmo, la ricostruzione storica è così puntuale da farci provare nostalgici per un’epoca die non abbiamo vissuto, mentre l’intreccio è insieme tradizionale, sorprendente e imprevedibile. L’autore ha avuto un autentico colpo di genio nell’inventore questo giallo di qualità.” (Kommersant Daily)
”Chi decide di leggere uno dei libri di B. Akunin è avvertito: non riuscirà a lavorare, non potrà guardare la televisione né dormire, finché non sarà arrivato all’ultima parola dell’ultima riga.” (Eco di Mosca)
“In ognuno dei suoi libri va da sé che ci sia l’azione. Pagina dopo pagina se ne vedono delle belle. Ma non c’è solo questo. [...] Con lui la suspense si trasforma in un gioco e insieme diventa una dichiarazione d’amore a Dostoevskij, Cechov, Tolstoj. A tutti. Ammiccamenti, accenni, omaggi più o meno clandestini offrono una lettura insolita e piacevole.” (L’Express)
”Con B. Akunin si entra nella categoria del giallo colto che rimanda a un duplice livello di lettura.” (Le Nouvel Observateur)
”Quello di Akunin è un giallo di qualità, da rileggere, scritto con eleganza alla John Le Carré o alla Conan Doyle, con un tocco di Umberto Eco.” (Corriere della Sera)
”I libri di Akunin, apparsi in Russia con grande successo, sono dei romanzi gialli d’impianto robustamente storico. Se sono tutti del livello del suo “La regina d’inverno”, c’è da augurarsi che siano pubblicati presto in Italia.” (Il Giornale)
”I lettori russi sono così affamati di divertimento che la loro gratitudine verso Akunin non conosce limiti...” (Nesavisimaja Gazeta)
“Mi diverto a giocare con il giallo, con la letteratura e a sedurre il lettore con autentici rompicapo (B.Akunin)
”B. Akunin... sta alla Russia come Camilleri all’Italia... Ricco di estro e di humour, ha creato con Erast Fandorin un’accattivante figura di detective.” (Il Venerdì di Repubblica)
”Ironia e umorismo sono certo tra le corde preferite di questo scrittore.” (La Gazzetta di Mantova)
”Fandorin... è un personaggio della Russia di fine Ottocento. Non è per Akunin un istinto passatista, quanto un’operazione di continuità della grande letteratura russa... La base di un gioco che mette insieme tanti ruoli e li fa muovere per puro diletto.” (Pulp)
”B. Akunin... sembra uscire dalla scuola letteraria dell’Ottocento: quella dei Gogol’, dei Goncarov e del giovane Dostoevskij.” (Il Giorno)
«La speculazione logica di Poe, la prestanza dei personaggi di Ponson du Terrail, l’audace inventiva di Dumas... pervadono i romanzi di Erast Fandorin.» (Le Monde-Livres)
«Una prosa bella e avvincente come una sera primaverile. Fandorin vincerà. E con lui il lettore. Imperdibile.» (France-Soir)
«Nello stile di Akunin non c’è solo il fascino della prosa ottocentesca, c’è soprattutto Fandorin, il protagonista, la risposta russa a Sherlock Holmes e James Bond.» (Financial Times)
«I romanzi gialli di B. Akunin sono colti, raffinati e soprattutto divertentissimi... Un genere di intrattenimento che coniuga scrittura alta a trame coinvolgenti.»
(il Giornale)
“I thriller con Fandorin coniugano sapientemente un intelligente scelta del soggetto con la brillantezza dello stile.” (Izvestia)
”B. Akunin è uno scrittore dotato di un talento incredibile, e il suo detective Fandorin è un personaggio che si imprime nella memoria.” (Frankfurter Allgemeine Zeitung)
”L’autore ha venduto milioni di copie: niente di strano, una volta fatta la conoscenza del suo eroe,..” (France-Soir)
”Le avventure di Erast Fandorin sono una serie di romanzi di altissima abilità narrativa.” (la Repubblica)
”Tra balbuzie, timidezza e logica stringente Fandorin si conferma ormai un gran personaggio creato dalla prosa elegante e avvincente di Akunin. “ (il Nuovo)
“Come nei migliori thriller, una serie di colpi di scena culmina nell’inaspettato finale.”(The Sunday Times)
”L’autore se la gode a costruire la suspense... e il lettore a farsene sorprendere.” (The Boston Globe)
”B. Akunin ricolloca il giallo nel genere alto.” (Entertainment Weekly)
”Un vero piacere. B. Akunin è lo Ian Fleming russo.” (Ruth Rendell)
«I libri di Akunin rappresentano una formula studiata alla perfezione e molto ben realizzata, con un obiettivo chiaro: riportare il lettore nel passato, quando la letteratura era davvero grande. E ha funzionato.» (Vladimir Sorokin)
«I romanzi dedicati a Fandorin sono diventati famosi per la finezza dello stile e r acutezza del ragionamento investigativo del protagonista.» (Corriere della Sera)
«A rendere perfetta quest’avventura è il sapore di un’epoca che tramonta. Lo sfondo storico è curatissimo e l’atmosfera di una Mosca in fermento alle soglie della Rivoluzione è godibile nell’affresco degli ambienti.» (Gazzetta di Parma)
«Akunin rivitalizza con impeto il romanzo storico.» (il Giornale)
«Considerato lo lan Fleming russo, l’autore trascina il lettore in un giallo altamente adrenalinico.» (il Nuovo)
«La magistrale penna di Akunin ricalca indiscutibilmente lo stile dei grandi classici del Novecento.» (Times Literary Supplement)
«Akunin va oltre il puro intrattenimento: è una delizia per il lettore colto.» (El Pais)
I ROMANZI CON FANDORIN
LA REGINA D’INVERNO
Mosca, 1876: in un parco assolato e pieno di gente, in una splendida giornata di primavera, un giovane si spara davanti agli occhi attoniti di una ragazza che poco prima gli aveva rifiutato un bacio. E solo il primo di una inquietante catena di suicidi assai bizzarri e apparentemente inspiegabili. Perché le vittime seguono il rito perverso della roulette russa? Che cosa si nasconde dietro quei gesti tanto paradossali? Forse un oscuro intrigo internazionale, ordito al di fuori della madre Russia? A indagare sul caso è chiamato un detective alle prime armi ma pieno di entusiasmo e di acume, Erast Fandorin. A volte è lucido come Sheriock Holmes, altre sentimentale come Poirot, altre ancora candido come un novello Oblomov. In ogni situazione è in grado di districarsi con intelligenza, attratto dai delitti difficili e sempre capace di muoversi nel labirinto del crimine con la disinvoltura di un uomo di mondo e il coinvolgimento emotivo di chi conosce miserie e follie dell’animo umano. Le sue avventure rocambolesche lo condurranno ai quattro angoli della terra e a una verità quanto mai sconvolgente e imprevedibile. Grande qualità letteraria e raro senso della suspense: ecco gli ingredienti di questo romanzo che sa giocare con lo stile dei grandi scrittori russi, evocando con ironia le introspezioni di Dostoevskij e le invenzioni linguistiche alla Camilleri, le atmosfere create da Tolstoj e la sagacia di Montalbán. Un autentico caso editoriale in Russia, un libro che diverte e sorprende anche il più esigente appassionato di gialli.
GAMBETTO TURCO
Si chiama Gambetto turco l’inizio di una partita a scacchi in cui si sacrifica all’avversario un pezzo per raggiungere una superiorità strategica. E’ questa la metafora che racchiude l’incalzante spy story ambientata sullo sfondo della guerra russo turca nei Balcani. E’ il 1877 e una giovane donna russa decide di raggiungere il fidanzato sul fronte bulgaro, scortata dal detective Erast Fandorin del controspionaggio. Giunta al campo la donna entra nel circolo ufficiali e inizia a conoscere gli intrighi di quel mondo. Così quando il fidanzato è accusato di spionaggio si impegna a scagionarlo cercando il vero colpevole.
ASSASSINIO SUL LEVIATHAN
Su un enorme e bellissimo piroscafo a turbine che si chiama “Leviathan”, il poliziotto moscovita Erast Fandorin, in viaggio di piacere, viene coinvolto da un collega francese in un caso enigmatico, veramente di difficile soluzione. Si tratta dell’assassinio di ben 11 persone avvenuto durante uno scalo in India. La storia è ambientata sullo sfondo delle complesse relazioni diplomatiche tra Francia, Gran Bretagna e Russia, in mezzo a pericolosi intrighi, rischiosi agguati, raffinatissime azioni di spionaggio.
LA MORTE DI ACHILLE
Scoprire l’autore dell’oscuro assassinio politico sullo sfondo della colonizzazione cecena attuata dai russi nell’Ottocento: non è questo il motivo per cui Erast Fandorin è stato chiamato a Mosca dal governo con un incarico speciale. Ma l’apparente morte naturale del generale Sobolev preoccupa il nostro giovane investigatore, che vuole vederci chiaro. Fandorin non sa ancora che quello che è solo il primo di un’inquietante catena di delitti, dietro ai quali si nasconde uno spietato sicario dagli occhi di ghiaccio.
IL FANTE DI PICCHE
Il suo arrivo a Mosca fa subito notizia, soprattutto perché coincide con una grossa truffa in cui il governatore Dolgoruky si vede vendere la casa senza essere interpellato. E questo è solo l’inizio. Nessuno in città e nelle campagne può stare al sicuro quando c’è il Fante di picche nei paraggi. Entra in scena allora l’investigatore personale del governatore in cerca di giustizia e, anche, di vendetta. Fandorin, colto e capace, non cede al fascino oscuro di questo personaggio, ma instaura con lui un gioco di attacco e difesa non immune da una forte complicità. Tra mille peripezie gli inganni del Fante vengono a galla e la competizione diventa più serrata. Ma la giustizia deve fare il suo corso, e la truffa, come un bel gioco, è destinata a finire.
IL DECORATORE
Nei bassifondi di Mosca nessuno dorme sonni tranquilli. Un folle è in agguato e uccide senza avere mai requie. Uccide, e poi dispone i pezzi delle vittime a comporre un trofeo bestiale. La squadra investigativa chiamata a risolvere il caso e a catturare la belva agisce nel silenzio e nell’ombra. Ed Erast Fandorin, consigliere speciale del generale-governatore, si esercita a comprendere le mosse del maniaco, si tormenta per dargli un volto, un nome, una posizione.
IL CONSIGLIERE DI STATO
Dalla stazione di Mosca sta per partire un treno speciale, il cui scopo è mettere in salvo il generale minacciato dalla neonata cellula terroristica Gruppo Combattente. A garantire la sicurezza dell’alto ufficiale è stato chiamato Erast Fandorin, consigliere di stato, abile stratega, investigatore infallibile. Perciò, quando un uomo dalle tempie brizzolate, dai baffi sottili e afflitto da una lieve balbuzie si presenta nel suo vagone, il generale lo accoglie fiducioso. E viene assassinato. Inizia per Fandorin una difficile caccia all’uomo, all’inseguimento del terrorista che sembra inafferrabile, invincibile e soprattutto implacabile. Ma chi è il fanatico assassino che guida senza pietà il gruppo?
INCORONAZIONE
Mosca 1896. È la vigilia dell’incoronazione di quello che sarà l’ultimo zar di Russia e tutto è pronto per la solenne cerimonia. A Mosca è attesa tutta l’aristocrazia europea, quando, all’improvviso, una notizia scuote le stanze del potere: il figlio minore del granduca Georgij Aleksandrovic, zio dell’imperatore, è stato rapito. Una lettera anonima richiede come riscatto l’Orlov, il grosso diamante posto sullo scettro dello zar, senza il quale non è possibile incoronare il nuovo sovrano. Il dilemma si insinua nelle più alte sfere diplomatiche: sacrificare una vita o la più solenne delle tradizioni russe? Ma forse c’è una terza via ed Erast Fandorin potrebbe esserne l’artefice. O la vittima...
Per concludere…
B. Akunin ha creato un altro personaggio: la giovane monaca Pelaja, anche lei investigatrice. Le sono stati dedicati tre romanzi ma ve ne parlerò la prossima volta…
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